LA FONDAZIONE GERMANO CHINCHERINI

La Fondazione Germano Chincherini – ONLUS nasce nel Dicembre 2001 per volontà testamentaria di Germano Chincherini, scomparso prematuramente nel Giugno 2000.
E’ stata costituita e dotata delle risorse iniziali dalla moglie di Germano, Helena Malm, che ha osservato scrupolosamente e con assoluta fedeltà la volontà di Germano, assumendone nel contempo la Presidenza a vita.
Ha ottenuto il riconoscimento quale ONLUS da parte del Ministero delle Finanze, ed è stata iscritta nell’albo degli enti che possono beneficiare del contributo IRPEF del 5 per mille.
Gli scopi istituzionali della Fondazione Germano Chincherini sono la tutela e l’aiuto a favore di bambini, giovani e infanti poveri e bisognosi, con particolare riguardo alle situazioni più disagiate dei paesi del terzo mondo, senza dimenticare supporto e sostegno a favore di altre istituzioni religiose e laiche operanti nello stesso settore.
Nei primi anni di attività, l’impegno maggiore della Fondazione si è rivolto alle popolazioni disagiate in Kenya, contribuendo alla realizzazione di una scuola primaria cattolica in Ukunda completa di refettorio, nella realizzazione di due pozzi per l’acqua potabile in disagiati villaggi interni, nell’impegno delle adozioni a distanza, nella costruzione della Community Hall (centro di ritrovo sociale per la comunità di Ukunda), nella realizzazione di un corso formativo di avviamento al lavoro in ambito alberghiero, nella costruzione di case famiglia a Ukunda finalizzate a ospitare bambini orfani.
In Italia ha supportato istituzioni benefiche come i missionari Comboniani, ha erogato borse di studio a ragazzi meritevoli e si è occupata di sostegno verso enti e istituzioni in ambito scolastico, sportivo e assistenziale per anziani e portatori di handicap.
La Storia di Germano Chincherini
Nasce a Limone sul Garda nel 1937
Alla fine degli anni 50’ con i genitori e i 5 fratelli gestisce una piccola pensione e nei ritagli di tempo, vende con un tipico carretto locale, grappoli di limoni sulla strada principale.
In quegli anni ha un incontro fortunato. Conosce un pastore protestante danese, Eilif Krogager, fondatore e proprietario dell’agenzia Tjaerborg, che comprese le potenzialità per il turismo di massa in Italia, decide di puntare sul giovane Chincherini: lo finanzia e lo mette in condizione di creare la prima grande struttura alberghiera.
Nasce così la Chincherini Hotels.
Negli anni sessanta e settanta la Chincherini Hotels si espande fino a arrivare a gestire 58 alberghi, fra strutture di proprietà e in affitto, dislocate in tutta Italia, (Roma, Ischia, Dolomiti, Liguria, Lago maggiore, Lago di Garda, Monte Bondone e Sicilia).
Negli anni ottanta sulla scia dei mutamenti nel mondo del turismo, Germano Chincherini ristruttura il gruppo alberghiero, vendendo alcuni alberghi, abbandonando quelli in affitto, e aggiornandone altri, principalmente sul Garda e in Sicilia.
In questa fase di trasformazione fonda la Parc Hotels Italia, una nuova compagnia destinata a un grande futuro.
Nascono nuove strutture all’avanguardia, di grande capacità ricettiva, curate nei dettagli, coniugando modernità e tradizione.
Non più gestioni affidate a volonterosi e bravi collaboratori, ma un’organizzazione centrale, con un’agenzia viaggi e centrali di prenotazioni, magazzini centralizzati per gli acquisti, uffici di controllo costi e di programmazione nonché un’impresa edile per le ristrutturazioni e la costruzione di nuovi alberghi.
Nel ‘90 la passione per i viaggi lo porta in Kenya, dove ama soggiornare e conosce la realtà non sempre idilliaca del paese. Qui nasce la profonda amicizia con Padre Angelo e inizia l’aiuto nei confronti delle popolazioni locali.
Nel 2000 Germano Chincherini muore in Sicilia durante un viaggio di lavoro lasciando incompiute alcune grandi idee… stava ultimando il Caesar Palace di Giardini Naxos. progettando il Resort di Peschiera del Garda, e l’ampliamento di alcune strutture in Sicilia..
Nel 2001, per espressa volontà della moglie, nasce la Fondazione Germano Chincherin Ente Filantropico.
Oggi la moglie Helena con i suoi più fidati collaboratori ha portato a termine gli alberghi voluti da Germano e costruito una nuova struttura a Bardolino, titolandola Parc Hotel Germano, in memoria del grande marito