Il Jardín de Los Curos festeggia il primo compleanno del fratello minore: El Jardín de Los Maitines
Il Jardín de la Esperanza cresce, anzi, si moltiplica. Sin dall’ inizio del progetto abbiamo creduto nel lavorare con piccoli gruppi di bambine e bambini (al massimo 15-20) per garantire un alto livello di sostegno in tutte le aree in cui lavoriamo (educazione, salute, prevenzione del rischio sociale, etc..) e mentre continua la ricerca di una sede più amplia nel settore Los Curos, dove siamo nati e continueremo a lavorare, nel frattempo abbiamo aperto un nuovo centro diurno nella Loma de Los Maitines, che il 27 di aprile 2023 ha compiuto il suo primo anno di vita.
Pochi km di distanza dividono i due centri, l’organizzazione è analoga ma il tessuto sociale e gli spazi fisici sono diversi. Le famiglie de Los Curos sono caratterizzate da una alta disfunzionalità, consumo di droga ed alcol, abitazioni estremamente fatiscenti e condizioni igieniche molto precarie. La Loma de Los Maitines è una zona ad alto rischio idrogeologico con forte pendenza (Loma significa collina) ed è stata popolata negli anni ’70 da famiglie contadine provenienti da Los Pueblos Del Sur, una zona rurale a qualche ora dalla città. Le case, che sfidano i principi della fisica e fanno accapponare la pelle agli ingegneri, sono povere ma in condizioni igieniche generalmente accettabili, malgrado la presenza di animali da cortile anche in spazi piuttosto ridotti. Per via della crisi umanitaria del paese, negli ultimi dieci anni la Loma de Los Maitines si è spopolata, la maggior parte dei giovani e delle persone in età lavorativa sono migrati principalmente in Perú, Ecuador, Colombia, Argentina, lasciando i figli in custodia a nonni, zii o con un genitore solo. Spesso i bambini rimbalzano tra una casa e l’altra dove i familiari emigranti ritornano, si fermano un tempo e poi ripartono, alcuni non vedono i loro genitori da molti anni. Con il tempo, i padri spesso si dimenticano dei loro cari e della terra natale, costruendosi nuove famiglie e abbandonando a sé stessi in Venezuela mogli e figli piccoli.
I bambini de Los Curos e de Los Maitines, sono accumunati da cattiva nutrizione, fragilità emotiva, esposizione all’ abuso e una gran deprivazione culturale, frutto del loro contesto sociale e di un sistema scolastico che per assenza di docenti garantisce solamente 3-4 giorni di scuola a settimana, con il risultato che i bambini finiscono il 6 ̊anno di elementare con le competenze del 2 ̊. Il gran lavoro del Jardín è rafforzare i bambini e colmare queste carenze anche attraverso la livellazione accademica ed un progetto pedagogico alternativo.
Grazie all’ alleanza con Fe y Alegria, istituzione educativa fondata dai gesuiti presente in tutte le zone rurali e urbane fortemente disagiate (barrios) del Venezuela, il Jardin si è installato presso la sede del CEC (Centro Educativo Comunitario) San Benito della Loma. Qui i bambini arrivano sotto il sole cocente o sotto le forti piogge, tipiche di questa zona di Ande Tropicali, camminando lungo le infinite e scoscese scalinate che collegano la sommità della Loma de Los Maitines, dove il CEC è ubicato, alla parte bassa. Il CEC è uno spazio enorme, con grandi saloni, un cortile per le attività ricreative ed un terreno inclinatissimo dove, tra gli alberi di mango, stanno crescendo rigogliosi mais, fagioli e banane.
Un Centro Agricolo, Educativo e ricreativo
A marzo 2023, nuovamente grazie all’appoggio della Fondazione Chincherini, il Jardin è finalmente diventato proprietario di una sede propria. Non nel settore Los Curos, dove continuiamo a cercare, ma in una delle zone più belle e prospere di Mérida: El Valle, specificamente nel settore La Carbonera.
El Valle è una zona rurale che si sviluppa tra i 2000 e i 2500 msln, ubicata a una decina di km dal centro storico di Mérida, paesaggisticamente bellissima perché sovrastata dalla fitta vegetazione boschiva (selva nublada) che degrada salendo di quota fino ad arrivare ai 4000 mslm del Paramo de Los Escoriales e del Paramo de Los Conejos. Un tempo meta fissa del turismo locale e straniero, attualmente, a causa della poca disponibilità di combustibile e delle lunghe code (giorni) per ottenerlo, solo il fine settimana si vedono sparuti gruppetti di persone che vengono a passeggiare e a godere del clima fresco. Si coltivano patate, ortaggi, legumi ed è sviluppata la pastorizia. Nella casa e nel terreno a luglio inizieranno i centri estivi dei due Jardin, ed avremo ospiti anche i bambini della nostra storica alleata, la Fondazione Don Bosco. Quando il Jardin nacque dodici anni fa, fu grazie all’ esperienza che avevamo acquisito lavorando nella casa famiglia per bambini di questa antica istituzione, la quale ci sostenne per iniziare un nostro percorso in autonomia per lavorare principalmente con le bambine. Da due anni la Fondazione ha aperto le porte della sua casa famiglia anche alle bambine e adesso ha un sistema misto di internato e centro diurno che beneficia all’ incirca 80 bambini e bambine.
Mentre prepariamo la struttura per l’accoglienza dei vari gruppi, il terreno adiacente alla casa si sta ripulendo ed arando, la settimana scorsa, timidamente, sono comparse le prime lattughine.
