Report Settembre - Ottobre 2013, Jardín de la Esperanza – Mérida, Venezuela
L’anno scolastico riprende: la professoressa Teresa ci ha anticipato che lavorerà solo per questo mese perché vuole dedicarsi alla costruzione della sua casa. Mariela, addetta alla logistica, è ancora in maternità e la sostituisce Alexandra. Il resto dell’equipe rimane lo stesso.
Riorganizziamo il cronogramma e cominciamo a discutere sui casi nuovi che entreranno la prossima settimana.
Si riprende il progetto sulla resilienza con l’appoggio della psicopedagogista Emilia: per ragioni di salute ci riuniamo a casa sua. L’idea è di continuare a rafforzare questa tematica mediante diverse attività, tra le quali il laboratorio di teatro con Carol, che da un paio di anni ci appoggia in questo percorso.
Uno dei ragazzi del Jardin è andato a vivere con il cugino e la sua compagna: noi stiamo mediando la situazione con gli avvocati della LOPNNA (legge e istituzione governativa della difesa dei diritti dei minori) per legittimare la decisione del giovane. Soprattutto il mese di ottobre è stato un susseguirsi di incontri e riunioni per decidere il caso di questa famiglia, che ci dà parecchi mal di testa…
Arrivano i bimbi! Quelli più “anziani“ raccontano ai nuovi che cos’è il Jardín de la Esperanza e che attività svolgiamo. Maria ha fatto spontaneamente un discorso che ci ha commosso: si sente il forte legame che i bambini hanno con il Centro.
Come sempre il processo di adattamento dei nuovi partecipanti è un po’ lento: Alexandra e Carol l’hanno reso più facile, organizzando giochi e dinamiche d’integrazione del gruppo.
L’età nel gruppo delle bambine del Jardin, in questa nuova tappa, va dai 6 ai 14 anni.
Abbiamo un gruppo di tre fratelli. Sono tutti timidissimi, i primi giorni non comunicavano neanche a monosillabi!
E sotto questa faccetta tanto carina si nasconde un bimbo terribile! Abituato a stare per strada tutto il giorno, le regole più semplici gli sembrano impossibili da rispettare. Pazienza! Il processo non è semplice e neanche rapido.
Alexandra ci lascia perché ha trovato lavoro fisso come professoressa di educazione fisica. La “morenita” a lato della cucina è Maria Alejandra, laureata in educazione. Ha collaborato con altre associazioni della comunità e sarà la supplente di Mariela fino a febbraio… sperando non ci siano imprevisti. La signora con la maglietta rosa è la mamma di una bambina nuova. Da quest’anno le mamme si danno i turni per collaborare, preparando la colazione.
Un bimbo in più per le logopediste del Centro di Riabilitazione del Linguaggio. Deficit d’attenzione e problemi di pronuncia sono alcune delle caratteristiche comuni tra i ragazzi del Jardin.
Gabriela, una nuova volontaria canadese, fa esercizi di ginnastica artistica con Flor.
E aiuta le sorelle più grandi dei bambini nuovi con i compiti di inglese.
Insieme a un altro volontario di AIESEC (fondazione universitaria internazionale che promuove il volontariato universitario) ha organizzato un momento di riflessione sull’autostima.
La bibliotecaria socializza con le bimbe nuove.
Le 4 ragazze del Jardin che partecipano al gruppo giovanile di soccorso sono andate a fare un trekking nella Sierra Culata.
E a qualcuno è venuta l’idea di portare un “twister” per far giocare anche gli istruttori…
Le 4 ragazze del Jardin che partecipano al gruppo giovanile di soccorso sono andate a fare un trekking nella Sierra Culata.